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AL TEATRO BELLINI LA MUSICA DELLA MADRE TERRA. Ovviamente il consueto successo !

 

Pubblico entusiasta e competente, applausi da applausometro sopratutto alla fine e doppio bis richiesto e concesso con grande entusiasmo anche dai protagonisti, indistintamente tutti bravi, ivi compresa l’orchestra e il suo direttore. Traiamo di seguito  lo spunto  dal comunicato stampa dell’ufficio apposito del Teatro per  far comprendere al meglio cio’ che le  nostre  parole giammai potrebbero spiegare  cosi’ bene.  

È un incontro tra popolare e sinfonico, in un alternarsi di istintivo e colto, ragionato e vissuto, attraverso il prezioso repertorio tramandato oralmente nei secoli, quando, in uno scambio continuo di temi, la musica colta ha tratto ispirazione da motivi popolari, mentre le cantate tradizionali hanno spesso emulato frammenti melodici d’autore.
L’organico del Teatro Massimo Bellini intreccia le voci dei canti di lavoro, d’amore e narrativi, alla maestria sinfonica degli arrangiamenti del Maestro Serra, altre volte riporta alla luce le cellule melodiche originali delle reinterpretazioni colte delle Folk Songs di Berio.
Più filoni narrativi si alternano in repertorio. I canti di lavoro, con Aja Mola proposta da Cesare Basile,  come paradigma della caratteristica funzionale del canto popolare, voce e ritmo degli ultimi.
Le serenate e i canti d’amore antichi risuonano con Mi votu e mi rivotu cantata da Mario Venuti, La Cifalota de I Lautari e nei canti A la fimminisca di Eleonora Bordonaro; quelli di creazione contemporanea con Disideriu a sirinata di Alfio Antico o Cocciu d’amuri di Lello Analfino proposto da Mario Venuti. La grande tradizione dei canti narrativi viene resa da I Lautari di Tra villi e valli, Mario Incudine di Vitti ‘na crozza e Alfio Antico di Ventu e Caristia, mentre Cesare Basile con Araziu Stranu e Mario Incudine con Lamento pi la morti di Turiddu Carnivali celebrano l’epica tragica dei cantastorie.
I giochi e le filastrocche sciolgono l’intreccio ritmico in Tri Tri Tri di Eleonora Bordonaro e Re Bufè di Alfio Antico.
Infine, un doveroso omaggio alla costante aspirazione trascendente della realtà musicale dell’isola, incarnata nelle composizioni di Franco Battiato di Stranizza d’amuri e Giuni Russo di Strade parallele (Aria siciliana), arrangiata da Giovanni Arena, proposte da Rita Botto. 

SOLD OUT COME OGNI SERATA

MARIO VENUTI, MARIO INCUDINE,RITA BOTTO,ELEONORA BORDONARO

ECCELLENTE DIRETTORE D’ORCHESTRA Luciano Maria Serra direttore e arrangiatore

ALFIO ANTICO

I LAUTARI

MARIO INCUDINE  non solo ha cantato  VITTI NA CROZZA , ma ne ha spiegato il testo in modo etimologico

MARIO VENUTI

ELEONORA BORDONARO

BORDONARO E ANTICO SI SONO ESIBITI ANCHE  INSIEME

CESARE BASILE

 

IL DIRETTORE DI SALA SCIAVARRELLO E IL SOVRINTENDENTE GIOVANNI CULTRERA

LICIA MIRONE,LISA CULTRERA,DANIELA LO CASCIO.I CONIUGI ALESSI

IL DOPO TEATRO CON MARIO INCUDINE,LISA E GIOVANNI CULTRERA, CATERINA ANDO’.DANIELA LO CASCIO E AMICI, E MOLTI ALTRI