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Le Arancine, secondo me

Foto di G. Melfi
Foto di G. Melfi

Foto di G. Melfi

Arancina o Arancino? Dove sono nate prima, a Palermo o a Catania ? Infatti sulla denominazione di questo squisito alimento ci sono sempre pareri discordanti, talvolta anche …accesi! Senza volere entrare nel merito della etimologia, data da dizionari di epoca remota e senza entrare nel merito di scrittori e studiosi di tradizioni culinarie dell’epoca o contemporanei, potremmo dire dire che l’origine del nome deriva dal fatto che la forma rotonda ricorda una “ arancia” quindi …
ma anche qui c’è da disquisire perchè a Palermo si trovano solo rotonde( o ovali se al burro), mentre a Catania prevalgono quelle a punta. Comunque a parte le forme , il prodotto è una specialita’ siciliana ormai nota nel mondo.
Farle a casa certo è un po complicato, mentre comprarle belle e fatte solleva i gastronomi casalinghi, uomini o donne che siano, dal mettere in mezzo piatti, pentole, padelle, con schizzi di olio e folate di farina e pane grattato , odore di fritto per un giorno, un po dappertutto in cucina.
Ma facciamole ugualmente, anche perchè, se fatte in casa, saranno sicuramente piu’ leggere e raffinate, in quanto sappiamo cosa mettiamo per ingredienti:
Per 10 arancine:
500 grammi di riso adatto a questa pietanza ( nei buoni supermercati si trova e e’ scritto sullo scatolo.)
100 grammi di carne tritata magra( di “prima” per capirci)
100 grammi di carne di maiale, magari un po magra.
100 grammi di pisellini finissimi( scatola o surgelati fa lo stesso)
una bottiglietta di passata di pomodoro
una cipolla bianca
due bustine di zafferano
50 grammi di parmigiano o grana
50 grammi di provola piccante ( tagliata a cubettini piccoli- 1cm quadrato-)
25 grammi di burro o Gradina ( credetemi, è la stessa cosa)
tre dadi da brodo
un po di pepe
sale poco e da distribuire q.b. per la preparazione dei vari ingredienti, quindi niente nel riso da cuocere( perchè ci pensano i tre dadi da brodo).
Un cartoncino rettangolare di farina
un cartonicino rettangolare di pane grattato
due uova da battere crude con la forchetta e da mettere in un piatto ( fondo)
e si comincia col disporre sul tavolo della cucina una sorta di catena di montaggio in sequenza : piatto con uova battute e un po di farina dentro( la pastella !), poi cartoncino con farina , segue cartoncino col pan grattato.

Tritate mezza cipolla media e mettetela a soffriggere in pentola con i 25 grammi di burro a fuoco medio per fare sciogliere il tutto e versatevi i 500 grammi di riso da fare tostare girandolo con cucchiaia di legno per un minuto buono.Appena tostato subito iniziate a versare brodo caldo di dado classico, predentemente preparato, aggiungendo poco alla volta: dopo 7 minuiti spegnere il fuoco e lasciare che il brodo caldo venga assorbito dal riso che continuera’ a cuocere per il calore.Assaggiate coi denti -infatti il riso deve essere al dente- e giu le due bustine piccole di zafferano e i 50 grammi di parmigiano grattugiato : Il riso, abbondantemente rigirato, diventera’ giallo.Mettetelo in un vassolio , stendetelo piu che possibile, e lasciatelo diventare freddo.
Ma non finisce qua! Infatti nel frattempo , o anche prima ,avrete preparato il ragu’ di carne mista, avendo tagliato o SEMIfrullato cotti i pezzetti di carne di maiale: tutto deve esser cotto insieme con salsa di pomodoro e i pisellini con pepe q b e, per chi gradisce piu’ dolce anche un cucchiaio di zucchero nella salsa( si!! avete capito bene, zucchero!)
Potete vedere un telegiornale o un film in Tv : infatti se il riso non è freddo e anche il ragu’, non potrete riprendere il lavoretto.
Riso freddo , mani bagnate, manciata di riso sul palmo della mano sinistra steso piu che si puo’, ritraete un po la mano e si forma una conca, e con la mano destra giu’ subito un cucchiaio di ragu’ con piselli e due cubettini di provola piccante.ALT ! Mano destra con manciata di riso e fate di corsa una palla con le DUE mani bagnate ( per non fare attaccare i chicchi di riso e scompaginare il tutto) . Subito un passata di pastella , subito una passata di farina, subito una passata di pan grattato sull’intera arancina. Mettete in attesa la prima e ripetete l’operazione altre 9 volte. Bene ! Siete pronti per la frittura:
Se non avete la friggitrice, niente paura. Basta una pentola alta 15 cm e larga almeno per ricevere tre arancine, un litro di olio per frittura bollente, un cestellino a misura dove avrete gia’ messo tre arancine e calatelo nella pentola( occhio agli schizzi perchè vi potreste bruciare, quindi essere attenti e guardinghi e non succede niente) . In due minuti esatti sono fritte, dotate, stupende !estrare il cestello e ponete le prime tre arancine su vassoio imbottito di carta assorbente, lasciate asciugare ed espellere olio. Continuate con le altre 7 .
Insomma un po complicato , si vero !ma non immaginate la soddisfazione allorchè per primo assaggerete la prima arancina ! Sara’ squisita.
Pensate a una amica come cavia e portategliene un paio , per farvi dare un giudizio.Non farete “mala cumparsa”.
Ah dimenticavo:  in bocca al lupo ! Ce la potete fare!

e  per finire  ? ma  certo: buona  pulizia  della cucina !